Autismo: 6°parte reportage “New Dimensions for Autism”

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Reportage del 10°Convegno Internazionale Europeo sull’Autismo

“New Dimensions for Autism”

6°parte

Training di abilità sociali usando la Wii per bambini con sindrome di Asperger o con Autismo di alto Funzionamento (Cynthia I. D’Agostino)

L’uso di tecnologie migliora la qualità di vita dei soggetti con Autismo e molte ricerche sono state condotte in aree come la comunicazione alternativa, interazione, gioco e miglioramento delle abilità sociali grazie a questi strumenti e hanno mostrato dei risultati molto promettenti.  In questo studio abbiamo sei bambini dai 9 ai 15 anni di età con diagnosi di Sindrome di Asperger o Autismo di Alto Funzionamento, il gioco è stato creato in base a diverse abilità sociali che includono iniziative, mantenimento, flessibilità nelle  interazioni sociali e conclusione degli stessi bambini. La raccolta dei dati è stata presa da diverse prospettive, quella dei genitori, educatori, terapisti e dagli stessi bambini prima e dopo l’intervento.  La fase prima dell’utilizzo di questo strumento è stata quella di fissare gli obiettivi per ogni bambino, le sessioni di gioco con il terapista ed educatori e la sessioni di analisi dei video post interventi sono state usate sia nei giochi di ruolo che in quella del comportamento cognitivo.  I dati presi nelle sessioni pre e post intervento delle sessioni settimanali  sono stati comparati   durante 6 – 12 mesi e si è visto  un miglioramento della consapevolezza dei deficit di interazione, manutenzione, la flessibilità e la forte motivazione dei rapporti da parte dei bambini così come  le più frequenti e adeguate interazioni verbali durante il gioco.  L’auto-consapevolezza è rivolta fin dall’inizio come una parte cruciale per qualsiasi intervento di deficit sociale e il più delle volte viene trascurato negli interventi e nella ricerca. La preferenza per una consola di gioco è probabilmente legata  allo stile cognitivo nell’autismo anche se il suo uso è molto esteso nei coetanei con uno sviluppo normale questo lo rende un alto potenziale di integrazione e strumento di apprendimento.

Costruire una comunità Online per persone con Autismo e le loro famiglie (Natalie Deviance – Van Weehaeghe)

Lo scambio di esperienze e aiuto emotivo, sociale e pratico tra pari è stato provato come un importante metodo di aiuto per poter far fronte a molte difficoltà.  Il supporto alla pari può essere facilitato dai social media e da Internet che hanno preso un importante ruolo nelle nostre vite e hanno introdotto nuovi modi per comunicare tra di noi. Costruire e espandere un network online crea molte opportunità per le persone con autismo nel trovare il loro posto nella società.  Nel 2010 l’Associazione Fiamminga per l’Autismo ha lanciato  un posto online per conoscere persone con autismo i loro genitori, partners e parenti.  L’obiettivo principale di questa  comunità è una naturale estensione e potenziamento della rete personale, piuttosto che la formazione professionale dei caretakers. Le persone possono trovare molte informazioni (notizie, articoli, attività, …), ma, soprattutto, possono interagire tra di loro e condividere esperienze o partecipare a discussioni online. Questo progetto è diventato un portale per le persone con Autismo che ha permesso di dare ad altri coraggio, riconoscimento, supporto e suggerimenti.

Famiglie e bambini con disturbo dello spettro autistico (Fernanda Dreux M Fernandes, Cibelle A.D.H.  Amato; Università di San Paolo, Brasile)

La partecipazione delle famiglie nei processi educativi e terapeutici dei bambini con ASD è molto importante e le ultime ricerche sul campo mostrano come esse devono essere più coinvolte nei piani di intervento.  Questo intervento dovrebbe essere comprensibile, intensivo e a lungo termine.  Lo sviluppo di una comunicazione atipica nei soggetti con ASD è data dalle difficoltà con i vari ruoli comunicativi (sia come interlocutore che come ascoltatore); la difficoltà in capire e usare i diversi significati e un repertorio ristretto di funzioni comunicative, e l’assenza di molte dimostrazioni comunicative, di imitazione, attenzione e altri disturbi nello sviluppo cognitivo e simbolico e l’adattamento comunicativo.  La comunicazione verbale può essere assente, ritardo nel linguaggio, così come a volte possono essere scontrati disturbi del discorso e della narrazione.

Molte delle strategie per superare le difficoltà dei bambini con disabilità comunicativa possono essere: migliorare le opportunità di comunicazione (i genitori possono identificare nuovi modi di incoraggiare lo sviluppo di nuove abilità e il loro uso), stimolare lo sviluppo del linguaggio (con semplici ma consistenti attività e attitudini fornendo contesti sicuri), migliorando il contatto sociale (compromettendosi in attività sociali e coinvolgendo i bambini), migliorare la qualità dell’interazione tra la famiglia e bambini (porgere maggiore attenzione agli interessi dei bambini, strategie interattive, pause comunicative).  Questi sono alcuni esempi di come le routines familiari possono incrementare le opportunità di migliorare la comunicazione di bambini con ASD e il suo uso creativo.

Preferenze visive per i movimenti geometrici in bambini con ASD (Martina Franchini, Hilary Wood, Bronwyn Glaser, Stephan Eliex, Marie Schaer; Svizzera).

La teoria sociale sulle motivazioni nell’autismo suppone che l’assenza di interesse sociale e l’orientamento verso stimoli sociali  spieghi i deficit nelle interazioni sociali e nella comunicazione nelle persone con ASD. A sostenere questa teoria sono stati svolti molti studi sugli interessi sociali con metodi di eye tracking. Alle basi del paradigma di Pierce, abbiamo comparato le preferenze visive per i movimenti biologici (stimoli sociali) e quelli non sociali (oggetti geometrici) nei bambini con ASD tra i 2 e i 6 anni di età. Abbiamo anche ricercato la correlazione tra le preferenze per i movimenti geometrici con la gravità dei sintomi.  Dieci bambini con ASD e altri dieci bambini con sviluppo tipico sono stati valutati con l’ ET (eye.tracker) e con la scala Autism Diagnostic Observation Schedulre (ADOS, Scala per l’osservazione per la diagnosi dell’Autismo). Lo studio con ET consisteva nell’osservazione passiva di uno schermo diviso con stimoli sociali e con oggetti geometrici, entrambi mostrati allo stesso tempo, la gravità dei sintomi di ASD (interazioni sociali, comportamenti ripetitivi) è stata misurata attraverso l’ADOS.  L’analisi statistica mostra un alto interesse per gli stimoli geometrici nei bambini con ASD, il che dimostra che la pertinenza della preferenza per i movimenti degli oggetti geometrici è un marcatore precoce per l’ASD. La significativa correlazione tra l’interesse per i movimenti geometrici e la gravità dei sintomi comunicativi rafforzano ulteriormente l’ipotesi della motivazione sociale nell’autismo.

“Questo è il modo in cui lo si fa” (Thomas Girsberger)

“Questo è il modo in cui lo si fa” è un concetto pratico per aiutare i bambini con ASD a far fronte alla vita quotidiana, questo concetto usa la metafora delle “istruzioni per l’uso” che aiutano alle persone con sviluppo normale a capire e usare un nuovo dispositivo senza consultare un esperto, normalmente queste istruzioni sono fatte con illustrazioni e indicazioni.  “Questo è il modo in cui si fa” è una guida che trasferisce l’idea di base delle istruzione per l’uso nelle faccende quotidiane, come ad esempio vestirsi, usare il bagno, fare i compiti, controllare la rabbia, ecc. Questo concetto ha alcuni punti in comune con le “storie sociali” ma la differenza sta nel fatto che i bambini possono usare queste istruzioni senza il supporto degli adulti, legge le istruzioni e le svolge indipendentemente, questo concetto è più adatto a bambini con Autismo di Alto Funzionamento.

Comunicazione gestuale nell’autismo durante l’interazione madre – figlio: Un’indagine comparativa tra bambini con ASD, Sindrome di Down e bambini con sviluppo tipico (Marilina Mastrogiuseppe, Olga Capircim Simone Cuva, Paola Venuti; ODFLAB, Università di Trento e Istituto di Scienze Cognitive e Tecnologie, Roma)

I gesti giocano un ruolo importante nello sviluppo socio-comunicativo precoce. Molti studi mostrano che i bambini con Sindrome di Down usano la comunicazione gestuale per poter compensare i loro deficit verbali. L’obiettivo principale di questo studio è quello di analizzare i gesti comunicativi dei bambini con ASD durante le interazioni spontanee tra madri e figli, concentrandoci nell’identificazione dei tipi gesti e nella qualità della loro esecuzione formale. In questo studio sono state analizzate 60 interazioni madre – figlio (20 bambini con ASD, 20 bambini con Sindrome di Down, 20 bambini con sviluppo tipico), i video delle interazioni sono stati analizzati attraverso schemi specifici quantitativi e qualitativi della produzione gestuale. Le analisi mostrano differenze tra i diversi gruppi, quelle mostrate dai bambini con ASD è molto più bassa, per quanto riguarda la funzione di gesti, i  bambini con ASD usano gesti meno deittici e ideativi in confronto agli altri bambini. Ulteriori differenze emergono dall’analisi della qualità dei gesti,  i bambini con ASD tendono a non alternare lo sguardo tra il partner e l’oggetto durante la produzione dei gesti e un’ asimmetria motoria è presente solo quando i gesti vengono eseguiti con entrambe le mani. Attraverso una dettagliata analisi della comunicazione gestuale durante le interazioni madre-bambino, questo studio ha identificato: differenze quantitative e qualitative nella produzione gestuale dei bambini con ASD rispetto ai bambini con SD e con TD; i modelli atipici nella simmetria motoria sembrano rispondere a quello che è  stato trovato in precedenti fasi dello sviluppo (Esposito e Venuti, 2008). Il ruolo del gesto, l’ analisi per la strutturazione dei modelli di intervento potrebbe essere un’importante area di ricerca.