L’autismo e il terremoto una linea guida operativa

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L’autismo nel post-terremoto: l’esperienza dell’Aquila come base per una linea guida operativa.

  1. Dipartimento di scienze cliniche applicate e biotecnologiche, Università degli Studi dell’Aquila
  2. Centro di riferimento regionale autismo, ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Regione Abruzzo, L’Aquila
  3. Dipartimento di salute mentale, ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Regione Abruzzo, L’Aquila

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Obiettivo di questo contributo è di descrivere il percorso organizzativo dei servizi per l’autismo nel post-terremoto all’Aquila, quale base per la redazione di una raccomandazione da adottare nelle situazioni emergenziali determinate dal terremoto, in un Paese ad alto rischio sismico quale è l’Italia. Le persone con autismo, le loro famiglie e gli operatori specializzati rappresentano un insieme sociale ad alto rischio sanitario dopo un terremoto con effetti disastrosi e necessitano di assistenza nella fase emergenziale e sostegno immediato e strutturato secondo precisi protocolli e standard qualitativi. Si raccomanda che l’adozione di questi interventi sia stabilita da una linea guida operativa per la presa in carico di persone con autismo nel periodo post-terremoto. Il comportamento adattivo di utenti con autismo declina rapidamente nei primi mesi successivi al terremoto su tutte le dimensioni esaminate (comunicazione, vita quotidiana, socializzazione, attività fisica). Al ritorno di condizioni di parziale stabilità e con un intervento immediato e intensivo gli utenti hanno mostrato un trend verso il recupero parziale del funzionamento adattivo. Quanto all’ impatto sui servizi, emerge la necessità di sostenere il maggior rischio di burnout negli operatori esposti al terremoto nei primi due anni dopo l’evento e di un rapido ripristino nell’organizzazione di servizi centrati sulla persona.