Correlazione con il numero di volte che l’embrione è sottoposto all’esposizione di ultrasuoni nell’ecografia diagnostica trimestrale
La ricerca attuale suggerisce che l’incidenza e l’eterogeneità dei sintomi del disturbo dello spettro autistico(ASD) possono presentarsi attraverso una varietà di esogena e / o fattori endogeni.
Quando si è soggetti alla pratica clinica di routine è generalmente considerato sicuro, però esiste la speculazione, anche se non ci sono dati evidenti, che l’ecografia diagnostica può contribuire all’autismo, sostenuto da evidenze sperimentali, l’esposizione agli ultrasuoni nei primi mesi di gestazione potrebbe modificare lo sviluppo del cervello e alterarne quindi il comportamento.
Gli autori hanno esplorato tre ipotesi di test per una possibile relazione tra la gravità dei sintomi del disturbo dello spettro autistico e:
1) esposizione ad ultrasuoni
2) durante il primo trimestre di gravidanza
3) genetica predisposizione al ASD.
Lo abbiamo fatto mediante l’analisi retrospettiva dei dati del SSC(Simplex Collection di Simon) deposito genetico autismo finanziato dalla Simon Foundation Autism Research Initiative.
Gli autori hanno evidenziato che i bambini maschi con ASD, numero di variazioni di copia dei cromosomi e l’esposizione alla prima ecografia trimestrale, si notava che il QI non verbale era notevolmente diminuito ed erano aumentati i comportamenti ripetitivi rispetto ai figli maschi con ASD, con CNVs, e senza ultrasuoni. Questi dati suggeriscono che l’eterogeneità dei sintomi ASD può essere provocata, almeno in parte, dall’esposizione agli ultrasuoni di diagnostica durante le prime fasi dello sviluppo prenatale dei bambini con specifiche vulnerabilità genetiche.
Questi risultati aggiungono ulteriore peso alle preoccupazioni espresse dalla FDA circa l’uso non medico di diagnostica ad ultrasuoni durante la gravidanza