“Disposizioni in materia di disturbi dello spettro autistico”. Con 29 voti a favore e solo 2 contrari, la regione Marche è stata la prima in assoluto in Italia a far entrare in vigore una legge per regolamentare e gestire il problema dell’autismo. Una legge da prendere come esempio e modello perchè impegna il governo (locale, in questo caso) a dare supporto, risposte e strutture a chi soffre di questo disturbo, quasi sempre bambini.
L’idea è quella di creare una rete di servizi, pronta per aiutare sia i piccoli che i grandi, incluso lo stanziamento di contributi in denaro in particolare per chi deve usufruire di programmi di rieducazione quotidiana. Le cure devono essere riconosciute dall’Istituto Superiore della Sanità, ma contrariamente a quanto avviene a livello nazionale, qui i malati e i loro familiari non vengono lasciati soli a gestire queste terapie. Questa decisione delle Marche arriva dopo un periodo di studio e di valutazione della potenzialità del progetto che è risultato fattibile.
Per aiutare queste famiglie occorrerà naturalmente aumentare il personale di strutture e servizi, dunque anche un aiuto alla ripresa dell’occupazione in questo settore. I servizi saranno integrati tra loro e questo garantirà anche un movimento di attività ulteriore. Un milione e duecentomila euro in tutto per fornire le Marche di percorsi diagnostici, terapeutici, riabilitativi, assistenziali, per la cura e assistenza particolari per minori autistici, per il supporto alle loro famiglie, per l’aiuto nelle diagnosi e i trattamenti adeguati. Una vera dimostrazione di civiltà e di vicinanza ai cittadini che rende le Marche un faro nel mondo spesso buio dell’assistenza in Italia.