La ricerca scientifica applicata ai disturbi dello spettro autistico sta fornendo informazioni di estremo interesse a partire dalla eterogeneità dei campi da cui proviene.
Come la ricerca possa aiutare la clinica nella diagnosi e nel trattamento dell’autismo è noto, ma come l’aiuto possa arrivare dai piccolissimi batteri che popolano l’intestino forse ciò può sorprendere.
In realtà la ricerca nel campo della microbiologia non è una assoluta novità, però è da rilevare che molte ricerche in tal senso vengano finanziate, segno che questo filone di ricerca si sta mostrando come proficuo nell’analisi dell’etiologia dei disturbi dello spettro autistico.
Il Dott. Kang della Biodesign Institute of Arizona State University porta avanti da tempo delle interessanti ricerche su come i batteri intestinali e la loro composizione possano dare informazioni sulla genesi dell’autismo.
Questi batteri tramite il loro metabolismo influenzano la produzione di enzimi e di altre sostanze nell’organismo, compresi i neurotrasmettitori.
La ricerca del Dott. Kang mostra come, confrontando la flora batterica di 23 bambini affetti da ASD con quella di 21 bambini con sviluppo tipico,si evince che la concentrazione di batteri risulti differente.
Esiste una differenza significativa in 7 gruppi di batteri tra i 50 rilevati.
“La maggior parte dei sette metaboliti potrebbero svolgere un ruolo chiave nel cervello come neurotrasmettitori o come controllo della biosintesi dei neurotrasmettitore”, dice Kang. “Abbiamo il sospetto che i microbi intestinali possono alterare i livelli di metaboliti legati ai neurotrasmettitori, che può alterare la comunicazione cellulare dei neuroni.”
Tutte queste informazioni,seppur preliminari, vanno verso la direzione di fornire potenziali bersagli per la diagnosi o il trattamento del disturbo dello spettro autistico
Qui l’articolo in lingua inglese:
http://www.autismspeaks.org/science/science-news/autism-study-more-evidence-linking-altered-gut-bacteria-asd