Modelli di intervento Precoce: MIPIA

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MIPIA

Modello Italiano di Intervento Precoce e Intensivo nell’Autismo.

In Italia sono state introdotte delle terapie psico educative per poter affrontare il disturbo dello spettro autistico o con disturbo generalizzato dello sviluppo. La situazione italiana riguardante l’analisi comportamentale applicata (ABA, acronimo di Applied Behavior Analysis) è stata molto complicata non solo per la teoria che per molti anni si trovava dietro questa terapia (teoria psicoanalitica) bensì per l’applicazione della terapia, che in molti casi è stata applicata da professionisti stranieri e in maniera poco professionale,  queste difficoltà sono state superate e hanno portato ad una maggiore diffusione dell’analisi comportamentale applicata anche in Italia. IESCUM (Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano) ha sviluppato un modello integrato denominato MIPIA – Modello Italiano di Intervento Precoce e Intensivo per l’Autismo. Questo modello (MIPIA) si caratterizza per un intervento individualizzato, precoce, intensivo, integrato, sostenibile e inclusivo, questo modello integra le diverse componenti dell’analisi comportamentale e metodologie in funzione alle caratteristiche di ogni bambino.

  • Individualizzato:  Ogni intervento si basa su una valutazione del bambino, la creazione di un curriculum che viene ricalibrato periodicamente e sull’applicazione di procedure di insegnamento e apprendimento.
  • Precoce: Permette una adeguata sistematizzazione e riorganizzazione delle esperienze e delle interazioni del bambino.
  • Intensivo:  è intensivo perché richiede di attivare una dimensione di vita per il bambino e famiglia, ma la definizione della durata dell’intervento si basa sulla valutazione delle necessità del bambino e dei suoi punti di forza, delle risorse familiari. Il termine “intensivo”, in ogni caso, non è limitato ad una mera dimensione temporale, ma si riferisce anche all’esigenza di un’adeguata organizzazione dei tempi, degli spazi e delle attività del bambino nel corso di una sua giornata abituale. Ciò fa sì che tutte le esperienze quotidiane possano assumere una valenza terapeutica. In questa prospettiva la “terapia” non è solo quella che si svolge durante le sessioni di riabilitazione, ma è piuttosto un progetto di vita.
  • Integrato: Questo modello si propone di utilizzare in modo integrato e strategico diverse componenti metodologiche dell’analisi comportamentale applicata (Discrete Trial Teaching, Natural Environmental Teaching o Natural Language Paradigm, Verbal Behavior Teaching, Pivotal Response Training, PECS etc.) in funzione delle caratteristiche e dei bisogni prioritari del bambino.
  • Sostenibile: questo modello vuole trovare un punto di equilibrio tra l’efficacia teorica di un intervento e l’efficacia applicata dell’intervento in un specifico contesto familiare, scolastico, sanitario e comunitario di riferimento.
  • Inclusivo: Con questo modelli si vuole affrontare il problema della formazione/aggiornamento del personale scolastico e non solo  in modo tale che la scuola possa accogliere correttamente tutti i bambini con difficoltà.

I servizi che vengono offerti sono divisi in due fasce di età, la prima va dai 0 ai 7 anni e la seconda dagli 8 ai 18 anni, si parte da un incontro informativo preliminare, si osserva il bambino o ragazzo a casa, si fa una corretta valutazione della sostenibilità, quella funzionale si inizia con l’intervento, si fanno continui workshop e successivi follow up.

Maggiore informazione: http://www.mipia.org/doceboCms/

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