Questo studio realizzato presso l’ODFLab, parte dall’idea che la musica e in particolare l’utilizzo della musica nella terapia con bambini e ragazzi con Disturbi dello Spettro Autistico, possa ridurre i livelli di stress fisico e psicologico, permettendo un maggiore stato di calma e regolazione emotiva nelle situazioni sociali e di apprendimento. E’ stato dimostrato che i soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico sono molto sensibili agli stimoli e ai cambiamenti ambientali, che di solito genera in loro stress e comportamenti difficili da regolare. Tali situazioni di stress sono rilevabili a livello fisiologico in una più alta variazione dei livelli di cortisolo e del relativo enzima nella saliva alpha amylase (sAA), rispetto ad altri soggetti con sviluppo tipico. L’alpha-amylase salivare (sAA) è un enzima e costituisce un parametro che rileva e riflette le variazioni di cortisolo; quindi dei cambiamenti legati allo stress nel corpo e un indicatore dei livelli di ansia. In generale bassi livelli di cortisolo e di alpha-amylase salivare sono considerati indicatori affidabili di processi adattativi del nostro organismo all’ambiente.
E’ stato analizzato che l’ascolto della musica può innescare intense emozioni e potrebbe modulare anche i livelli di ansia indotti dall’esperienza di stress. L’evidenza della recente letteratura, mostra inoltre che la percezione delle canzoni e delle emozioni in musica rimane conservata nei soggetti con Disturbo dello Spettro Autistico e che vi è un’attivazione neuronale simile al gruppo di soggetti con sviluppo tipico (Caria et al., 2011). Questo si rivela essere un aspetto promettente che suggerisce come l’intervento musicoterapico con soggetti con Disturbo dello Spettro Autistico può compensare i deficit comunicativi, favorire la relazione, sviluppare la funzione comunicativa.
La ricerca
Alla luce di questi studi recenti, l’obiettivo del presente lavoro è di analizzare i livelli dell’alpha amylase nei soggetti con Disturbo dello Spettro Autistico e verificare se c’è un effetto calmante dovuto all’intervento di musicoterapia di gruppo.
Scopo: si intende verificare l’andamento dell’alpha amylase in relazione a due diversi contesti: il contesto musicoterapico e il contesto ambientale. Quindi rilevare se nell’attività musicoterapica di gruppo c’è una diminuzione dei livelli di stress e di ansia.
Campione: lo studio ha coinvolto 14 maschi tra i 7 e i 17 anni con Disturbo dello Spettro Autistico ad alto funzionamento che partecipavano alle sedute di musicoterapia di gruppo (gruppi da 2 a 4 componenti) una volta alla settimana.
Materiali: lo strumento per rilevare il livello di alpha amylase è molto semplice e di facile impiego e si presta ad un uso ripetuto anche a brevi intervalli di tempo, per effettuare la rilevazione di questo enzima viene utilizzato uno “stick” che una volta messo in bocca per un minuto e rileva i livelli di alpha amylase salivare.
Metodo: In questa ricerca abbiamo esaminato i livelli di secrezione dell’alpha amylase salivare e la sua variabilità nei bambini e ragazzi pre-post intervento musicoterapico e pre-post un’altra attività quotidiana non strutturata nel contesto familiare (gruppo di controllo).
Intervento: l’approccio di musicoterapia applicato in questo intervento è di tipo evolutivo, centrato sul bambino e sulle sue azioni e capacità; ha il suo fondamento sui risultati ottenuti in precedenti ricerche nell’ambito della musicoterapia e nell’ambito della psicologia dello sviluppo. L’obiettivo di questo specifico intervento di musicoterapia di gruppo è di sviluppare la comunicazione fra pari e migliorare le abilità sociali attraverso una progressiva regolazione emotiva, un aumento di attenzione condivisa e una migliore espressione emotiva.
Risultati: I dati emersi dall’analisi dei livelli di alpha amylase (sAA) sono stati elaborati a livello statistico per esaminare il cambiamento del livello stress prima e dopo la seduta di musicoterapia, confrontandoli successivamente a quelli rilevati prima e dopo un’altra attività nel contesto quotidiano familiare (gruppo di controllo). L’esito della ricerca ha dato riscontro che nei bambini e ragazzi c’è stata una diminuzione del livello di sAA a seguito dell’intervento musicoterapico di gruppo, conformemente alle nostre aspettative.
Si può osservare come i soggetti analizzati mostrino una diminuzione significativa di sAA in seguito alle sedute di musicoterapia del 16.3%; mentre per i soggetti analizzati nelle attività quotidiane in ambito familiare, non strutturate (gruppo di controllo), l’analisi statistica mostra un aumento della secrezione di sAA del 8.5%.
Si può quindi ritenere che l’attività di musicoterapia di gruppo incida favorevolmente riducendo il livello stress dei bambini e ragazzi, favorendo una condizione di calma che permette di apprendere meglio le competenze comunicative e sviluppare le abilità sociali.
Per ulteriori informazioni contattare ODFLab – Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione
Primo articolo disponibile al link La Ricerca per individuare gli indicatori precoci nel ASD
Secondo articolo disponibile al link Aspetti della genitorialità in madri e padri con bambini con ASD
Terzo articolo disponibile al link Interagire con un bambino con un ASD: una sfida da vincere
Quarto articolo disponibile al link Attenzione e Percezione a stimoli visivi non sociali nel ASD: influenze del fattore gravità dell’autismo
Quinto articolo disponibile al link Riconoscimento di emozioni veicolate dal movimento del corpo in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico