Pensieri, immagini, parole per lo studio dei tratti autistici.
Fonte originale: Axiom, Anguish and Amazement: how autistic traits modulate emotional mental imagery, Frontiers in Psychology (2016)
Autori studio originale: Gianluca Esposito, Sara Dellantonio, Claudio Mulatti e Remo Job
“La capacità di immaginare determinate parole o stati emotivi varia da persona a persona, in conformità a caratteristiche soggettive: individui con tratti autistici hanno però dimostrato competenze più elevate nell’associare concetti teorici maggiormente legati a definizioni linguistiche a informazione di carattere percettivo. Questo potrebbe indicare uno specifico stile cognitivo che favorisce lo svolgimento di compiti astratti, non legati ad aspetti sociali.”
Sentire o leggere delle parole rievoca l’esperienza percettiva legata a ciò che queste parole significano. Se, per esempio, leggete “candela”, sarete portati ad immaginare una candela; plausibilmente tenderete a formare un’immagine visivia della candela. Questa capacità immaginativa non è uguale in tutte le persone, ma varia a seconda di determinate caratteristiche individuali.
Inoltre le immagini mentali non sono unicamente visive, ma le persone riescono a rievocare(immaginare) anche l’informazione percettiva di altro genere.
Se vi viene chiesto, per esempio, di immaginare il suono di una campana, rievocherete un esperienza uditiva. Una parole come “fame” evoca un informazione percettiva legata ai nostri stati interni (immaginerete la sensazione della fame), una parole come “felicità” evoca sensazioni emotive, una parola come “assioma” non dovrebbe evocare un gran che di percettivo, ma dovrebbe piuttosto legarsi a una definizione linguistica. Cos’è un assioma, è qualcosa che si fa, non si immagina.
Gianluca Esposito, Sara Dellantonio e Remo Job dell´Università di Trento e Claudio Mulatti dell´Università di Padova hanno approfondito il legame tra la capacità di evocare informazione percettiva di specifiche categorie lessicali e l´abilità nel comprendere gli stati emotivi interni propri e altrui. Ovvero: possono i tratti autistici ed empatici modulare il modo in cui le persone sono capaci di immaginare il significato di determinate classi di parole? E´ questo il fulcro dello studio Axiom, Anguish and Amazement: how autistic traits modulate emotional mental imagery presentato sulla rivista scientifica Frontiers in Psychology.