Elisabeth Whyte, oltre ad essere un’assistente ricercatrice e docente di psicologia alla Penn State è anche una accanita giocatrice di videogames che riceve circa 15000 visitatori al mese sul suo podcast di WoW (World of Warcraft). Whyte afferma che, interessandosi di autismo e di psicologia, quando gioca riesce ad avere un vantaggio sulla comprensione dello sviluppo del gioco, sulla creazione di una struttura della storia e sul prendere decisione riguardo al comportamento del personaggio.
Grazie alla passione per i videogames, Elisabeth ha pensato di unire l’utile al dilettevole per creare un gioco divertente, educativo e che si possa trasferire alla vita di tutti i giorni. L’obiettivo è quello di creare uno strumento utile per incrementare le abilità deficitarie in bambini con ASD facendolo passare non come un noioso compito per casa ma piuttosto come un divertente gioco. Suzy Scherf conduce una ricerca per il progetto lavorando a fianco di Joshua Smyth ed insieme sperano di riuscire a lanciare il gioco in poche settimane.
Considerate le difficoltà che esistono nelle relazioni sociali e interpersonali nelle persone che rientrano nel disturbo dello spettro autistico, questo progetto mira a potenziare le loro capacità; infatti, l’abilità di mantenere un contatto visivo, di interpretare lo sguardo altrui e di processare i comportamenti sociali appropriati fanno parte delle abilità che il gioco si propone di accrescere.
Il gioco non è basato sulla tradizionale raccolta di ricompense ed è pensato per utenti tra gli 11 e i 18 anni. I giocatori, per arrivare alla meta finale, devono utilizzare indizi dati da diverse persone attraverso il solo uso di gesti di indicazione e sguardi. Il giocatore deve cercare attivamente le interazioni sociali all’interno del gioco e interpretare le azioni ordinatamente per muoversi attraverso un labirinto.
Il gioco è stato pensato per fare in modo che i ragazzi con ASD si impegnino a ricercare le relazioni sociali, assimilare gli indizi ricevuti e correggere le proprie decisioni sociali in base a quest’ultimi per cercare di portare a termine il compito e quindi vincere.